lunedì 12 settembre 2011

Ganesh

Ganesh. Si inizia con una festa, si chiude con una festa. Ho iniziato questo viaggio da una piccola e sporca stanza, chiudo con una stanza ancora piu' piccola e piu' sporca. Al piano sottostante della guesthouse precedente. Ancora Bombay.
Ma prima di Bombay, nuovamente Ganesh, ma a Goa stavolta. E' stato a Goa che una nuvola di hindu mi ha trascinato a ballare freneticamente con loro. Inebriati dai festeggiamenti del loro generoso Dio, facevano a gara per ballare con l'unico viso pallido presente. Una debuttante con la barba, alla quale e' stato concesso l'onore di lanciare i loro cori sacri. Avevo bisogno del piacevole relax di Goa dopo quel treno infernale.
E' vero che Goa e' differente da tutti gli altri posti visti, ma e' vero anche che sono tutti differenti tra loro. Goa e' turistica, ma e' anche il verde sconfinato, un verde che non da spazio a coltivazioni, case, accampamenti. Non credo che Goa non sia India. Credo che l'India sia un paese grande. C'e' l'India degli uomini gentili e quella delle facce di merda. L'India per cui sei soltanto i tuoi soldi, quella per cui "tutto cio' che non e' donato va perduto". Quella delle spiagge malinconiche e quella della giungla selvaggia, la cui violenza talvolta attacca i palazzi cittadini. L'India degli spostamenti infiniti, dove per andare da qualsiasi parte occorrono sempre 24 ore. L'India del traffico folle, con autisti ancora piu' folli, che guidano come Ken Falco e sono capaci di stare attaccati al clacson per minuti interi, fermarsi pochi secondi e poi ricominciare. Ma c'e' anche l'India dove ci si sposta solo a pagaiate, quell'India che se vedi una macchina al posto del motore trovi le galline. Tutte cose nelle dovute proporzioni, stara' a voi scoprirle se vi interessera'.
I festeggiamenti continuano a Bombay. Le loro feste sono lunghe, cosi' come i loro tempi. Poi ci sara' spazio per i mussulmani, i buddisti, gli ebrei, i cristiani e chi piu' ne ha piu' ne metta.
Anche Bombay e' India. Un'India che ospita 29000 persone pe km quadro. Una citta' con dentro altre citta'. Non basterebbe un anno per capirci qualcosa, ma puo' bastare un giorno se ti lasci trasportare. Spesso le storie iniziano come sono cominciate. La piuma fluttuante di Forrest Gump, la voce fuori campo di American beauty. Anche io voglio chiudere cosi'. Ho iniziato paragonando Bombay ad una vecchia ed affascinante signora. Adesso posso dire che questa vecchia signora e' una puttana. Tutti ci vanno ma nessuno se la sposa. O forse no...
... ci vediamo a casa!
Buena
Ps Tra pochi giorni questo blog si occupera' di cio' per cui e' stato creato. Fumetti, libri, racconti per bambini. Ci sono diversi lavoretti in uscita, buttate un occhio ogni tanto!!!

martedì 6 settembre 2011

Jungle Book

Lasciato Sam, Fort Cochin e le sue incessanti pioggie, mi sono diretto verso nuove acque, ancora piu' incessanti.
Mi sono trasferito in montagna, a Munnar. Il freddo e la forte pioggia troneggiavano in quello che e' uno scenario inimmaginabile. I monti intorno a Munnar sono riempiti da magnifici tea-gardens, il paesaggio e' a dir poco incredibile. In piu' la scelta di venire nel periodo dei monsoni, oltre ad alcuni svantaggi, ha anche dei vantaggi. le grandi piogge hanno creato un numero incredibile di cascate sui monti. Ovunque uno si girasse ne vedeva una.
Munnar in questo periodo e' presa d'assalto dai turisti indiani. Anche io come loro mi sono dedicato alle numerose escursioni possibili. La piu' bella e' stata infilarsi nella giungla. In India hanno la giungla anche sui monti...
La mia guida era un ragazzino, intenzionato a difendermi dalle bestie feroci con una canna di bambu'. In realta' non sono riuscito a capire quanti anni avesse, alla domanda ha risposto la prima volta 15;la seconda 18; la terza 3.Decisamente non avevo le scarpe adatte per infilarmi nella giungla fangosa. Il piccoli Mowgli invece trotterellava in infradito, prendendosi il lusso di aprire anche l'ombrello ogni tanto.Io sembravo piu' l'orso Balu'.
Dopo ore di marcia siamo arrivati ai piedi di una cascata gigantesca. La sua forza era... beh vedrete le foto ed anche i video se vorrete.

Quella a Munnar non e' stata l'unica giungla vista. La stazione di Ernakulam era molto piu' selvaggia. Gli ho odiati tutti, li avrei uccisi, avessi potuto. Un'orda inferocita si stagliava tra me e la biglietteria. Dopo ore ce l'ho fatta, ma la donna che mi serviva non parlava inglese. Sapeva dire solo Money! Money! Money!No sapevo ancora cosa mi sarebbe realmente costato.
Per avere delle informazioni e' stato anche peggio. La fila non esisteva. Bisognava spingere, spostare l'altro di peso, alzare i gomiti. Il tutto con quaranta gradi e un'umidita' pazzesca. all'inizio ero basito, lasciavo passare avanti a me tutta quella cattiveria. Dopo, arrabbiato, ho fatto valere i mie 30 chili in piu' rispetto alla media.
Poi c'e stato il treno. prima di partire ero deciso a vedere la vera India. Parte di questa e' possibile trovarla su un treno che viaggi per 24 ore almeno. non avevo alcuna prenotazione per una cuccetta, ne' c'e' stato il verso di comprarla sul treno. avevo soltanto un biglietto ordinario. Un biglietto ordinario, per un vagone passeggeri semplici, un solo vagone rispetto ai miliardi di cuccette di prima e seconda classe. All'inizio non capivo. Mi sono seduto, aspettando il controllore, come mi era stato detto. Ero seduto su una cuccetta di seconda classe anche se senza saperlo. Non lo sapevo perche' e' uguale ad un vagone ordinario, solo che ci si distende sui seggiolini.I cosiddetti letti, il pavimento, qualsiasi cosa, era tappezzata di scarafaggi. Il puzzo di piscio che veniva dalle latrine era tremendo. la prima classe era uguale, ma c'era in piu' l'aria condizionata. C'erano molti posti vuoti, ma i controllori continuavano a dirmi che non potevo starci perche' erano posti riservati, dovevo andare al mio vagone. Non riuscivo a trovarlo e ogni qualvolta domandavo a qualcuno dove fosse, questo mi guardava con aria preoccupata e mi diceva che sarebbe stato meglio avessi passato la notte in piedi, vicino al bagno.Alla fine l'ho trovato, ma non era possibile entrare. un'iconografia di un girone infernale dantesco e' cio' che piu' si avvicina a quello che ho visto. ho passato parte della notte per terra accanto ai cessi, immerso nel puzzo di piscio, tra i topi,gli scarafaggi e accanto un tipo completamente ubriaco che continuava a ripetermi di non essere un criminale...
Ho conosciuto piu' gente quella notte che non in tutto il mio viaggio. Gentili, bastardi, pazzi, poveracci che affrontavano un viaggio di 36 ore stando sempre in piedi accanto ai bagni. poi c'erano i controllori. piccoli bastardi arragonti Adolf Hitler in miniatura che ti scacciavano urlando, ogni qual volta ti trovavano a riposare su un posto vacante. Con uno non nego di essere quasi arrivato alle mani. Il bastardo mi ha perseguitato per tutto il viaggio. La cosa si e' conclusa con qualche tono di voce piu' incazzato. Il mio per la precisione, che lo invitava ad andarsene, prima che lo gettassi fuori dal treno in corsa. Evidentemente non c'erano poliziotti perche' non l'ho piu' rivisto. La cosa ha suscitato la simpatia dei viaggiatori, anche loro devastati dai suprusi di quel piccolo figlio di puttana col berretto.
Cosa dire se non, NON PRENDETE MAI UN TRENO NOTTURNO IN INDIA SENZA AVER RISERVATO UNA CUCCETTA!
per il resto... Bastan poche briciole, lo stretto indispensabile...
Buena


mercoledì 31 agosto 2011

Namaste

I segreti di Lost sono svelati in India... Namaste carissimi!!Era da un po' che non scrivevo ma daltronde sono pur sempre in vacanza!!Allora in primis, sto bene. Sto molto bene anzi e sono entrato nel pieno della vacanza. Ho gia' visto tantissimi posti, conosciuto persone e mi sono perso piu' volte in molti luoghi angusti.
Ho lasciato Varkala, che in definitiva offriva solamente spiagge palmate (eh lo so, "solamente" e' un po' da bastardi), per dirigermi verso Allepey. Allepey e' un paesino tranquillo, circondato da canali e maestosi alberi. Non posso elencarvi tutte le cose che ho fatto in questo posto ma ci voglio provare...
... Ho visitato la cittadina mangiando nelle peggio bettole, ma anche in bellissimi ristoranti sul mare; ho stretto amicizia con Shibu il proprietario dell'albergo che mi ha offerto una birra sul suo spettacolare terrazzo; ho assistito ad una mirabolante e popolarissima corsa di barche; sono stato invitato in casa di alcuni simpatici indiani che mi hanno offerto cibo e bevande ed infine mi sono concesso una piccola crociera di un giorno, in una delle loro case galleggianti, attraverso le acque interne del Kerala che si affacciano su minuscoli villaggi.
Da qualche giorno sono a Fort Cochin, qui il maledetto monsone si fa sentire. Da quando sono arrivato piove tutti i giorni, per tutto il giorno. Non e' un gran problema, ho comprato un ombrello!
Una cosa ci tenevo a dirvela. E' incredibile come questo posto ti assorba e come i suoi usi e costumi ti pervadano. In vacanza io adoro tornare in albergo la sera e farmi una doccia prima di uscire nuovamente. Qui ci si lava poco, si va in giro scalzi e ci si abitua ad avere una variegata fauna nella stanza.
Adesso vi lascio mi attende il primo massaggio della vacanza e poi un giro al mercato del pesce col mio amico Sam. Sam e' un personaggio fantastico, uno dei tre che si aggirano nel mio albergo. Io sono al momento l'unico ospite della guesthouse!!pago un qualcosa come 2 euro a notte e Sam cucina  per me!ieri gli ho comprato una bottiglia di rum ma mi sa che stasera ne occorrera' un'altra!
Buena!

mercoledì 24 agosto 2011

ARRIVATO!

Cari lettori, carissime lettrici, iniziamo col dire che non so ancora una beata h di come funziona sto aggeggio! Per di piu la tastiera indiana non e propriamente uguale, come potete ben vedere non trovo gli accenti ne un sacco di altre cose ma... son arrivato!!!Sono in India!!!
Allora il viaggio e andato tutto sommato bene, dopo un pomeriggio passato dai colonizzatori a Piccadilly Circus, ho dormito per non so quante ore prima di arrivare da Lei.
Lei non e l India ma Bomabay. Bombay non si fa certo amare. Puzza di merda, e caotica e senza dubbio un po losca. pero, c e un pero. Anche se senza accento. A Bombay c e tutto, per tutti, dappertutto e, nonostante mille difetti, rimane un anziana signora con molto fascino. Comunque e ancora presto per esprimere opinioni su Bombay, ci sono stato solo un giorno prima di ripartire, ci tornero.
Un paio di constatazioni, quelle si. Sono arrivato in un giorno di festa, un vero delirio. Se non bastasse ad un anno esatto dagli attentati terroristici. Poliziotti ovunque, pure incazzati. Tanto e vero che non volevano farmi entrare nel paese, perche per loro era impensabile che un turista non avesse una prenotazione per un albergo. Ce l ho fatta, ho subito evitato la prima truffa e mi sono trovato un posto per dormire. lasciamo perdere... vi mostrero o postero le foto. Nota faunistica su Bombay. Sono stato per ore ad ammirare quelle che pensavo gigantesche aquile, poi mi sono accorto trattarsi di pipistrelli.
Mi sono concesso il lusso di un aereo per scendere in Kerala. Lusso che ho ripagato caro prendendo un autobus ordinario dalla capitale, Trivandrum, a dove sono adesso, Varkala. L autobus ha impiegato tre ore e mezzo per un tragitto di 45 minuti e mi e costato 40 cents. Vabbe ho avuto modo di vedere molte cose. Nel verde Kerala il tempo sembra essersi fermato. Varkala si affaccia sul maestoso oceano indiano, l atmosfera e suggestiva e rilassante. Oggi ho mangiato in un posto frequentato solo da indiani, sempre nella speranza di trovare la vera India. Adesso devo solo sperare che la vera diarrea non trovi me. Ah da quel versante tutto ok, il mio intestino regge alla grande. Insomma sto bene, mi riposo e non cerco la pace dei sensi, ma vedo dei gran bei posti. Credo di aver scritto fino ad annoiarvi, avrei ancora molte cose da dirvi, anche perche per adesso mi sono relazionato quasi solo con indiani, il cui accento inglese e incomprensibilmente peggiore del mio. Spero di scrivervi nuovamente molto presto, ma ho paura che non dappertutto sara possibile.
Un abbraccio a tutti voi..
...Buena!

p.s. Ottimo lavoro Ferro!!!